COME IMPOSTARE UN NETWORK DISTRIBUTIVO MODERNO
Il mercato in cui le Aziende si trovano ad operare, siano esse manifatturiere o di distribuzione, è oggi più che mai caratterizzato da un'elevata complessità che rende dura la competizione e che assottiglia i margini. Tutto questo mentre si fa sempre più esasperata l'attenzione nei confronti del livello di servizio erogato al Cliente (velocità , affidabilità delle quantità e date di consegna) e del contenimento dei costi logistici
L'EVOLUZIONE DEL MERCATO
Non sorprende quindi che una Rete Distributiva razionale, moderna ed efficiente sia vista dalle aziende come un indispensabile elemento chiave per il successo.
"La distribuzione fisica è l’insieme delle attività necessarie per trasferire dei beni dai produttori ai consumatori finali. Attraverso la distribuzione fisica l’azienda cerca di raggiungere l’obiettivo della più ampia e continuativa presenza del prodotto sul mercato finale."
I principali processi che fanno parte della distribuzione fisica sono: la gestione degli ordini (order processing), la gestione delle scorte (inventory management), lo stoccaggio (housing), la movimentazione dei materiali (handling), i trasporti e la gestione dei resi (reverse logistic).
I responsabili della distribuzione fisica sono chiamati a trovare un punto di equilibrio ottimale fra il livello di servizio dato ai clienti e i costi connessi ad esso (livello di scorta, costi di magazzino e dei trasporti).
La progettazione, o riorganizzazione, del network distributivo vuole proprio dare una risposta a questa domanda che oggi viene ancor più resa complicata dall'ampliarsi delle catene logistiche.
I "mercati lontani" oggi infatti non sono più i luoghi della fornitura o della produzione ma diventano sempre di più anche mercati di vendita e quindi capita, sempre più spesso, (come è il caso di un nostro importante cliente) che i prodotti vengano allestiti e confezionati nell'area indo-asiatica, trasportati e accentrati in Italia e da qui inviati, ad esempio, a Vladivostok al momento giusto e nella giusta quantità , con il risultato che questi articoli compiono diverse migliaia di chilometri all'interno della supply chain aziendale complicata, lunga ma sincronizzata.
Un appropriato design e un'adeguata gestione della rete distributiva consente non solo di soddisfare le attese del cliente ma anche di garantire un'elevata qualità del servizio riducendo i costi logistici globali.
OTTIMIZZAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE: QUALI TEMATICHE BISOGNA AFFRONTARE
Ottimizzare la distribuzione (network dei magazzini e trasporti) significa però dover affrontare un ampio spettro di tematiche di livello strategico e tattico/operativo.
Nell'affrontare un progetto di revisione del network distributivo come prima cosa è necessario porsi delle domande (e darsi le relative risposte :-) ) su alcuni elementi del business aziendale che hanno un forte impatto sulla configurazione della rete. Fondamentalmente sono quattro:
- il livello di servizio (es tempo di ciclo, disponibilità , frequenza di consegna, dimensioni dei lotti, puntualità , affidabilità , etc.)
- gli attributi della merce (es Densità di peso e di valore, deperibilità , obsolescenza, etc.)
- le caratteristiche spazio-temporali della domanda (es localizzazione dei punti di origine e di consegna, stagionalità , etc.)
- i costi logistici (trasporto,magazzini, manodopera, costo delle aree)
Questi quattro elementi da soli condizionano da subito le logiche di indagine del progetto e quindi danno una prima, magari grezza, direzione al progetto; ci permettono di diminuire sensibilmente gli scenari implementativi da considerare e quindi ridurre le "dimensioni" del progetto stesso.
Uno studio di progettazione o revisione del network distributivo non è, e non deve essere, un progetto che sta solo nelle responsabilità della funzione Supply Chain. Ovviamente il SC Manger deve essere uno dei protagonisti, magari il più attivo, ma questo tipo di progetti, per impatto, dimensione e livello di strategicità devono coinvolgere fortemente la direzione aziendale. Spesso sono studi che rivoluzionano talmente l'azienda che senza un adeguato commitment da parte del board aziendale falliscono o rimangono solo degli esercizi teorici "su carta".
In più, i risultati possono essere anche un aumento dei costi logistici per trovare, ovviamente, benefici (saving o incrementi di fatturato e/o di servizio) in altre aree.
Passi metodologici per la definizione di un network distributivo
I passi metodologici, che Direzione aziendale e Responsabile della Supply Chain devono compiere per la definizione del network distributivo, sono:
- la dichiarazione degli obiettivi di servizio e la loro declinazione all'interno della supply chain
- lo studio delle fonti di approvvigionamento e degli assorbimenti dei mercati e dei canali di vendita
- la definizione del dimensionamento delle scorte
- le scelte di localizzazione delle scorte lungo la filiera e, di conseguenza, la definizione di accentramento/decentramento del network (numero dei livelli della rete e numero di depositi per livello)
- le decisioni in-house vs. outsourcing dei nodi della retela localizzazione, tipologia e dimensione dei depositi
- la definizione delle logiche di trasporto (livelli di costo, multimodalità , navettaggi, distribuzione secondaria, delivery time, etc.)
- la convenienza ad implementare sw a supporto dei processi distributivi come ad esempio SCM (supply chain management), WMS (warehouse management system) e TMS (transportation management system)
Ogni decisione che riguarda uno di questi otto elementi influenza anche tutti gli altri, in effetti un buon network distributivo è il risultato di compromessi e di bilanciamenti tra costi, prestazioni, livelli di servizio e opportunità commerciali da poter cogliere.
L'importanza della distribuzione fisica
La distribuzione fisica delle merci è uno snodo centrale della Supply Chain; anno dopo anno, è diventata sempre più importante non solo come incidenza sul totale del Costo Logistico, ma, soprattutto, come fattore determinante per il servizio e la soddisfazione dei clienti. È quindi importante considerare i Trasporti e il Magazzino come un'opportunità per creare valore aggiunto e per mantenere o incrementare il vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.
Le imprese hanno ormai compreso la problematicità e l'importanza rivestita dallo sviluppo della distribuzione fisica delle merci; è per questo motivo che la questione dell'ottimale (ri)disegno delle reti distributive (allocazione delle scorte, magazzini e trasporti) è una sfida iniziata da tempo, ma che si deve ancora vincere. Gestire i costi logistici vuol dire affrontare magazzini e trasporti con una visione innovativa.
Nelle prossime uscite affronteremo con una serie di articoli ognuno di questi 8 punti. Vogliamo dare una ampia visione di come la distribuzione delle merci possa diventare un fattore critico di successo e un attributo in più della strategia aziendale per differenziarsi dai competitor.
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