I VOSTRI KPI CRESCONO?
Verso l’ordine perfetto
È statisticamente molto difficile essere superiori alla media, tuttavia, secondo il rapporto, la maggior parte dei responsabili di centri distributivi percepisce le proprie prestazioni come “migliori”.
Lo studio del WERC mette a confronto i dati sulla base di 45 indicatori operativi messi a disposizione da circa 1.000 aziende aderenti all’indagine. Le aziende rappresentate appartengono ad un’ampia varietà di settori, hanno dimensioni anche molto differenti e diverse tipologie di Clienti. Buona parte dell’analisi si è concentrata sulle operazioni che caratterizzano la movimentazione di colli (64.5%), mentre il resto su quella di bancali (35.6%).
Kate Vitasek, Managing Partner di Supply Chain Visions, illustrando nella sua presentazione la metrica in esame suggerisce alle aziende di selezionare gli indicatori di prestazione focalizzandoli sul proprio Cliente (better for Him, better for You). Tanto per cominciare, suggerisce di mettere a fuoco i quattro elementi alla base “dell'ordine perfetto”:
- la percentuale di ordini consegnati puntualmente;
- la percentuale di ordini completi;
- la percentuale di ordini senza errori da danneggiamento della merce;
- la percentuale di ordini spediti con documentazione corretta (bolla/fattura).
Secondo il rapporto del WERC, presentato l’ultima settimana di aprile al congresso annuale dell'organizzazione, le performance considerate “best practice” per questi indicatori sono pari a:
- almeno il 99% degli ordini consegnati puntualmente;
- almeno il 99,3% degli ordini completi;
- almeno il 99,8% degli ordini senza errori da danneggiamento della merce;
- almeno il 99,99% degli ordini spediti con documentazione corretta (bolla/fattura).
Viene considerata best practice solo la prestazione relativa alla porzione migliore del campione, pari al 20% delle aziende che hanno fornito risposta (pertanto circa 200).
Tuttavia preme sottolineare che non tutte le aziende hanno fornito i dati completi per la rilevazione metrica, pertanto è possibile che le aziende che non raccolgono i dati non hanno probabilmente prestazioni analoghe a quelle che invece li hanno forniti.
Un elemento di particolare interesse: più dell’85% degli aderenti all’indagine segnala la rilevazione di consegne puntuali, tuttavia la gran parte delle aziende traccia il tempo di spedizione, mentre solo una minoranza adotta strumenti di rilevazione della consegna presso il Cliente. Probabilmente proprio questo concentrarsi sulla metrica interna, piuttosto che riferirla al Cliente induce le aziende a ritenere migliori loro proprie prestazioni rispetto a quelle realmente erogate.
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