Outsourcing di magazzino: guida strategica, selezione fornitori, KPI e rischi contrattuali
L’outsourcing di magazzino (terziarizzazione logistica) è una leva per ridurre costi, aumentare flessibilità e migliorare il livello di servizio. Questa guida pratica ti aiuta a capire se conviene, come impostare una partnership solida, quali KPI e SLA monitorare, i tempi standard di avvio e i principali rischi contrattuali da evitare. Scopri i Corsi di formazione di Simco sui tender logistici e l'outsourcing.
Outsourcing logistico: quando conviene
L’outsourcing conviene quando i costi fissi, la variabilità della domanda o la complessità operativa rendono inefficiente la gestione interna. In particolare:
- Domanda volatile o stagionale: bisogno di capacità elastica (personale, spazi, turni).
- Capex elevati: WMS, automazioni, attrezzature che un 3PL può ammortizzare meglio.
- Time-to-market: go-live rapido in nuovi mercati, canali o aree geografiche.
- Livelli di servizio: necessità di SLA stringenti su lead time, accuratezza e fill rate.
- Focus sul core business: liberare risorse da attività non core.
Non conviene se la massa critica è bassa, se la differenziazione competitiva risiede proprio nella logistica, o se la proprietà intellettuale dei processi è critica e difficilmente trasferibile.
Terziarizzazione o partnership
La terziarizzazione non è solo “affidare a terzi”: funziona quando diventa partnership. Imposta un modello collaborativo basato su:
- Obiettivi condivisi: KPI comuni e bonus/malus bilanciati.
- Trasparenza dati: accesso a WMS/TMS e reportistica in tempo reale.
- Miglioramento continuo: tavolo Kaizen, roadmap trimestrali, piani CAPA.
- Governance chiara: RACI, cadenza riunioni, gestione escalation.
La partnership crea valore se il 3PL investe in tecnologia e competenze specifiche del tuo settore (B2B, B2C, pharma, fashion, food, ecc.).
Come selezionare il fornitore
La selezione del 3PL va oltre il prezzo. Struttura un processo RFI/RFQ con criteri ponderati:
- Esperienza settoriale e referenze: casi simili per volumi, SKU, canali.
- Capacità e footprint: disponibilità spazi, network, prossimità ai mercati.
- WMS e integrazioni: compatibilità EDI/API, OMS, ERP, marketplace.
- Qualità e compliance: certificazioni (ISO 9001, 14001, 45001, GDP/GMP se rilevanti).
- Performance storiche: tassi di accuratezza, puntualità, produttività.
- Solidità finanziaria: bilanci, capacità di investimento.
- Approccio alla sostenibilità: KPI CO₂, mezzi a basse emissioni, packaging.
Matrice decisionale per la scelta del 3pl
| Criterio | Peso % | Fornitore A | Fornitore B | Fornitore C |
|---|---|---|---|---|
| Esperienza settoriale | 20 | 4/5 | 5/5 | 3/5 |
| Tecnologia (WMS/API) | 20 | 3/5 | 4/5 | 5/5 |
| Prestazioni e SLA | 20 | 4/5 | 4/5 | 3/5 |
| Costo totale (TCO) | 25 | €€€ | €€ | €€€€ |
| Sostenibilità | 15 | 3/5 | 4/5 | 4/5 |
Come e quali prestazioni monitorare
Definisci KPI e SLA misurabili sin dal contratto. Ecco i più usati e come interpretarli:
- On-time shipping: spedizioni evase entro la cut-off; target tipico > 98%.
- Order picking accuracy: accuratezza di prelievo; target 99,8%+ per B2C.
- Inventory accuracy: differenza tra contabile e fisico; target 99,5%+.
- Dock to stock: ore tra ricezione e messa a dimora; target 24–48h.
- Lead time ordine: ore tra ordine e spedizione; target in giornata per D2C.
- Damage rate & returns: tasso di danneggiamenti e resi; target < 0,5%.
- Produttività: righe/ora, colli/ora per FTE; benchmark per area/prodotto.
| KPI | Definizione | Target tipico | Frequenza report |
|---|---|---|---|
| On-time shipping | Spedizioni entro cut-off | ≥ 98% | Giornaliera/settimanale |
| Picking accuracy | Righe corrette / righe totali | ≥ 99,8% | Settimanale |
| Inventory accuracy | Giacenza fisica vs contabile | ≥ 99,5% | Mensile |
| Dock to stock | Ore ricezione → messa a dimora | ≤ 24–48h | Settimanale |
| Damage/return rate | Danni e resi su spediti | ≤ 0,5% | Mensile |
Quali tempi richiede la soluzione
I tempi dipendono da complessità, integrazioni IT e trasferimento stock. Indicativamente:
- Diagnosi e RFQ: 3–6 settimane per dati, visite, offerta e negoziazione.
- Design operativo e IT: 4–8 settimane per layout, processi, integrazioni WMS/ERP.
- Pilot e test: 2–4 settimane per test end-to-end, stress test, formazione.
- Go-live e ramp-up: 2–6 settimane per stabilizzazione KPI e capacità nominale.
Per progetti multi-sito o con automazioni, considera step evolutivi e milestone con readiness criteria.
Contratto: quali rischi evitare
Il contratto è cruciale per allineare incentivi e ridurre rischi. Fai attenzione a:
- Scope ambiguo: definisci attività incluse/escluse, cut-off, finestre orarie, calendari.
- Prezzi opachi: separa setup fee, canoni, unit rate, extra e indicizza con indici condivisi.
- Bonus/malus squilibrati: correlali a KPI sotto controllo del 3PL e con soglie realistiche.
- Lock-in tecnologico: prevede diritti su dati, esportazione WMS e exit plan dettagliato.
- Subappalto non controllato: richiedi approvazione preventiva e responsabilità solidale.
- Sicurezza e compliance: clausole HSE, assicurazioni, responsabilità su danni e furti.
- Business continuity: piani di continuità, disaster recovery, KPI in emergenza.
- Clausole di recesso: tempi e penali eque, transizione ordinata (reverse logistics compresa).
Faq su outsourcing di magazzino
Qual è il modello di costo più equo?
Un mix tra fee fissa (capacità e overhead) e variabile a transazione. Inserisci soglie e volume band per assorbire picchi senza esplodere i costi.
Come evitare cali di qualità nel picco stagionale?
Pianifica capacity planning, turni extra e personale flessibile; pre-alloca corsie e crea liste di priorità con SLA differenziati.
È meglio consolidare o multi-sourcing?
Consolidare riduce complessità e prezzi; il multi-sourcing aumenta resilienza. Valuta criticità del servizio e rischio di dipendenza.
Come gestire l’inventario in transito nel go-live?
Congela gli ordini a finestra, spedisci stock a blocchi, usa ASN e riconcilia a livello di lotto/SKU prima del ramp-up.
Quali integrazioni IT sono indispensabili?
WMS con API/EDI per ordini, inventario, avanzamento e tracking, più integrazione con ERP/OMS e carrier per etichette e POD.
Come misurare la soddisfazione del cliente finale?
Combina NPS, tasso di contatti post-vendita per ordine, first contact resolution e tempi di consegna rispetto alla promessa.
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