SECONDA PARTE - METODOLOGIE DI OTTIMIZZAZIONE SCORTE: LE STRATEGIE A DISPOSIZIONE DEL RESPONSABILE SUPPLY CHAIN

Requisiti di riferimento per il successo

In questa seconda parte in cui si parla del recente report di Aberdeen sui fattori chiave di successo per la logistica di magazzino, si illustreranno le differenze tra il modo in cui le aziende eccellenti e le altre dispongano la giusta combinazione di risorse umane, processi, tecnologia ed il loro livello di integrazione. 

Facendo leva sull’ottimizzazione dei processi, sull’integrazione interna ed esterna, sulla visibilità della merce in arrivo ed in uscita, sul bilanciamento del carico di lavoro, sulla pianificazione della forza lavoro e sugli strumenti di ottimizzazione, le aziende Best-in-Class hanno infatti dimostrato di sapere raggiungere risultati superiori.

Valutazione di competitività

Aberdeen group ha analizzato in modo oggettivo i parametri delle aziende intervistate per definire la loro appartenenza alla classe Best-in-Class, Average (a metà gruppo) o Laggard (inseguitori). Oltre ad avere comuni livelli prestazionali, ogni classe condivide caratteristiche in cinque categorie chiave:

  1. Processo - l’approccio che si ha nell’eseguire le operazioni giornaliere.
  2. Organizzazione - l’attenzione globale e la collaborazione tra le parti interessate
  3. Conoscenza gestionale - contestualizzazione dei dati e loro trasmissione alle parti chiave interessate
  4. Tecnologia – la selezione degli appropriati strumenti e la loro effettiva distribuzione
  5. Gestione delle prestazioni – l’abilità di misurare i risultati e di migliorare il business

Queste caratteristiche, riportate nella tabella sottostante, fungono da linee guida per le best practice e mettono in evidenza le prestazioni delle Best-in-Class.

ottimizzazione scorte 1

 

ottimizzazione scorte 2

Azioni richieste

Nel processo che porta un’azienda verso l’adeguamento delle proprie prestazioni in termini di gestione del magazzino e di utilizzo delle risorse ad un livello superiore, si è visto come le azioni di seguito descritte possano aiutare a raggiungere i necessari miglioramenti:

·      Passi delle aziende Laggards verso il successo

Migliorare il processo complessivo di picking. Nel sondaggio si è visto come le attività di picking comprendano oltre il 50% delle ore uomo ascrivibili al lavoro diretto di magazzino. Per eccellere nell’efficienza di questo aspetto cruciale, si è visto che nel 75% dei casi le aziende Best-in-class tendono a privilegiare l’approccio all’allestimento degli ordini detto “zone picking” (ossia, più operatori che prelevano contemporaneamente più porzioni dello stesso ordine). Questa prerogativa si ferma solamente al 23% per quel che riguarda le aziende Laggard, che hanno quindi molto da imparare dall’esempio delle Best-in-Class su come razionalizzare i processi per far fluire al meglio gli imballi di raccolta attraverso le zone di picking parallele, magari attraverso la riconfigurazione del software e dell’hardware. Molto spesso è infatti solo una questione di utilizzare caratteristiche presenti nel software già adottato, utilizzandolo cioè al meglio.

Migliorare la gestione della forza lavoro. La gestione ottimizzata della forza lavoro è una strategia primaria nell’ottimizzazione delle risorse e del capitale umano. Il 58% delle Best-in-Class è infatti in grado di ottimizzare al meglio la gestione dei compiti e del lavoro, monitorando sistematicamente il tempo necessario a completare i vari task, invece che basarsi su meri standard. Invece solo il 17% delle aziende Laggard si avvale di una tale capacità, e quindi esse possono ancora una volta trarre beneficio dall’esempio delle Best-in-class e studiare come esse fissano gli standard di lavoro per migliorare l’efficienza.

·      Passi delle Average verso il successo

Realizzare processi a valore aggiunto. Nell’odierno ambito distributivo, che abbraccia più canali, risparmiare sui costi del lavoro al punto vendita è una priorità che finisce col richiede nuovi servizi al magazzino, al quale viene sempre più spesso chiesto di allestire gli ordini in unità di spedizione funzionali al punto vendita (a strati o a colonne omogenee per prodotto o reparto). Ben 33% delle aziende Best-in-class riesce ad ottimizzare la formazione dell'unità di raccolta nel processo di allestimento ordini, in funzione delle esigenze specifiche del punto vendita, contro il solo 15% delle aziende Average, che quindi possono trarre beneficio dall’esempio delle Best-in-Class per studiare come poter includere tra le funzionalità del WMS la gestione delle caratteristiche dell’unità di spedizione, per incrementare il servizio e dare un valore aggiunto.

Migliorare la comunicazione real-time. Le soluzioni più diffuse tra quelle a rapido ritorno di investimento (identificazione automatica, LMS, WMS, 3PL, Material Handling, Voice), la più efficace ancorché consolidata è rappresentata dall’adozione di metodologie di identificazione automatica delle merci e delle unità di carico (bar code, ecc..), opzione che ormai interessa le aziende di tutte le classi di aziende. In particolare, tra le aziende Best-in-class si è registrata una quota pari al 64% di aziende aventi una capacità più alta nel trasferire informazioni operative agli addetti al magazzino in tempo reale. Tale quota scende al 45% delle Average.

·      Passi delle Best-in-Class verso il successo

Far leva sulle 3PLs (ossia “third party logistic service providers”, ditte che forniscono molteplici servizi di logistica conto terzi, preferibilmente integrati, quali trasporti, immagazzinamento, cross docking, gestione delle scorte, imballaggio e spedizioni internazionali) e sui singoli fornitori di servizi logistici. Sebbene oltre il 50% delle aziende Best-in-Class – come visto – stanno adottando tutte le basi di processo e tecnologiche per migliorare i propri processi di magazzino, contemporaneamente oltre il 40% di esse sta anche iniziando ad adottare l’outsourcing di parte del lavoro. Si raccomanda quindi di non trascurare questa possibilità per la gestione delle operazioni di magazzino, specie se la capacità di movimentazione o stoccaggio offerta dalle risorse disponibili è prossima alla saturazione, perché essa può portare a significativi benefici, senza intaccare il capitale dell’azienda.

Far leva sull’automazione e sulle soluzioni di mobilità. C’è una forte correlazione tra l’utilizzo di tecnologie abilitanti e le prestazioni delle Best-in-Class. Le aziende dovrebbero quindi prendere in considerare l’idea di fare un salto in avanti (real time, mobile warehousing, voice, advanced material handling), da vedersi come una base per uno sviluppo a lungo termine. Pur vedendo la matrice del ritorno dell’investimento riportata qui di seguito come una semplice guida ed indicazione, un’azienda può iniziare ad esplorare le potenzialità di soluzioni ad alte prestazioni che permettano un’efficienza prolungata nel tempo.

 

 ottimizzazione scorte 3

Conclusioni

La principale “pressione” che le aziende stanno subendo è data dalla necessità di ridurre i costi operativi di magazzino, massimizzando l’utilizzo delle risorse. Per raggiungere questi obiettivi, le aziende stanno cercando da un lato di incrementare l’efficienza del software e dell’automatizzazione attraverso l’intero network distributivo, dall’altro di aumentare la collaborazione con gli altri interlocutori esterni (fornitori e clienti), per permettere una migliore pianificazione delle risorse di magazzino (spazio fisico di allocazione e lavoro.

Mentre le condizioni economiche hanno portato alcune aziende a posporre gli investimenti programmati e ritardare la valutazione di progetti futuri, altre hanno invece adottato un approccio più strategico. Le prospettive di ritorno attese, comunque, non si sono poi spostate significativamente e sono risultate quasi equivalenti in un ampio spettro di soluzioni che vanno dal software, all’automatizzazione, all’outsourcing.

La chiave per prendere decisioni in queste condizioni passa attraverso la comprensione del fatto che i miglioramenti possono essere fatti anche in questi tempi difficili, ottenendone anzi benefici (coerentemente alle linee guida del ritorno d’investimento). Ciò che è necessario è però un’analisi accurata delle problematiche che ogni singola azienda si trova ad affrontare, con un esame attento delle potenzialità che possono essere messe in atto per superare al meglio tali problematiche, comparando le soluzioni d’investimento che il mercato rende disponibili ed identificando infine quale di queste può rispondere meglio alle singole, peculiari situazioni.

Le specifiche esigenze e i risultati varieranno a seconda dell’azienda, il che rende più importante che mai la selezione delle soluzioni meglio appropriate per ciascuna compagnia nel suo percorso di continuo miglioramento.

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