BAYER HEALTH CARE - OTTIMIZZAZIONE DEL NETWORK DISTRIBUTIVO
Il Cliente:
questo studio è stato commissionato a Simco da Bayer Italia, filiale italiana del noto Gruppo internazionale con competenze chiave nei settori della Salute, della Nutrizione e dei Materiali Innovativi, la cui sede centrale è in Germania, a Leverkusen.
La mission di Bayer è fornire prodotti e servizi che siano utili all’uomo e ne migliorino la qualità della vita. Bayer vuole creare valore d’impresa attraverso innovazione, crescita e miglioramento del proprio business.
Nel 2010 Bayer Italia ha fatturato circa 1,5 miliardi di euro, potendo contare su 5 poli produttivi sul territorio nazionale e su circa 2.500 collaboratori.
Le attività del Gruppo Bayer sono state raggruppate in tre società operative che rappresentano i principali settori di business: Bayer HealthCare (salute), Bayer CropScience (nutrizione) e Bayer MaterialScience (materiali innovativi).
Descrizione del progetto ed obbiettivi:
in particolare, lo scopo di questo studio è stato quello di individuare quella che sarebbe stata la struttura distributiva ottimale per la Divisione Health Care di Bayer(BHC), nell'ottica del medio termine.
La ricerca di tale configurazione ottimale, secondo i requisiti di BHC, non avrebbe dovuto tenere in considerazione solo e semplicemente i pur importanti aspetti economico-finanziari, calcolati in funzione delle conseguenze sulle prestazioni "logistiche" di alcuni scenari alternativi, ossia l'obiettivo di minimizzare i costi.
Infatti, lo studio ha dovuto tenere in considerazione anche aspetti di stampo più qualitativo, inerenti questioni chiave come la necessità che il servizio erogabile dalle varie alternative di network distributivo che sono state esaminate fosse assolutamente focalizzato sugli specifici requisiti e strategie commerciali di ciascuno dei business analizzati (etico, prodotti per diabetici, prodotti da banco, prodotti veterinari), fortemente caratterizzati in termini di dimensioni dell'assortimento, volumi, grado di distribuzione percentuale sui vari canali (lungo, corto, ospedaliero).
Tali esigenze specifiche di ciascun business sono risultate, per alcuni aspetti, addirittura conflittuali tra loro: talvolta gli aspetti di costo sono risultati molto importanti, mentre in altri casi a prevalere erano aspetti legati alla tempestività del ciclo di consegna, altre volte ancora era la puntualità ad essere additata come obiettivo, con il naturale sottinteso di puntare all'assoluta correttezza del consegnato.
Questo ha comportato la necessità dell'individuazione di una "funzione obiettivo" da ottimizzare che fosse flessibile e capace di prendere in considerazione il trade-off complessivo dei molteplici aspetti citati.
Metodologia:
In concreto, Simco si è impegnata nei seguenti step progettuali:
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indagine qualitativa e quantitativa delle dinamiche, dei processi, delle funzioni, delle strutture coinvolte nell’attuale rete distributiva di BHC, per mezzo di:
- inquadramento dell'attuale network e verifica della potenzialità e del “modus operandi” (strumenti, tecniche e processi) degli attuali Depositari
- rilievo dei KPI di servizio ottenuti e dei costi sostenuti per conseguirli -
definizione di possibili scenari alternativi, ottenuta combinando a matrice fattori di scelta quali numero, localizzazione e ruolo dei Depositi con le alternative circa i trasporti
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raccomandazione del network “ideale” attraverso la comparazione delle suddette alternative, tra loro e con il network attuale, per mezzo dei driver decisionali già concordati
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adeguamento del network “ideale” ad una situazione realistica, che tenga cioè conto dei vari constraint derivanti dallo stato del mercato italiano dei servizi logistici avanzati nel settore Pharma, dalla necessità di ottemperare alle strategie aziendali ed alle considerazioni relative al rischio durante l'implementazione e l'esercizio (risk analysis qualitativa)
Si è quindi giunti alla definizione della soluzione raccomandata (network obiettivo “reale”), descritta e caratterizzata da:
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numero, localizzazione e caratteristiche dei “nodi” del network
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logiche e modalità di rifornimento degli stessi (gestione scorte, trasporti)
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descrizione dei principali processi logistici
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quantificazione dei costi e delle modalità tariffarie
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quantificazione dei saving e dei miglioramenti prestazionali (livello di servizio)
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elencazione pro (flessibilità, reattività etc.) & contro (rischi, etc.)
Risultati:
Grazie al modello sopra descritto, sono state fornite importanti indicazioni a Bayer, indicazioni che nel frattempo sono già state messe in pratica, relativamente a strategie ottimali di concentrazione dei magazzini ed alle logiche di servizio ai vari mercati e canali coperti da BHC, anche grazie all'assortimento ed alla copertura da predisporre nei vari magazzini.
I benefici sono stati in parte di natura economica (minori costi annui), ma soprattutto legati ad una strategia di servizio adeguata ad una realtà come quella di BHC, che fa della leva logistica un'importante arma per l'efficace presidio dei mercati, con particolare riferimento al canale "corto" delle farmacie.
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