Modelli di customer satisfaction: guida completa
Misurare e migliorare la Customer Satisfaction è essenziale per fidelizzazione, passaparola e crescita. Esistono diversi modelli, ciascuno con finalità, metriche e profondità diverse. In questa guida trovi una panoramica dei modelli più usati, quando adottarli e come integrarli in una strategia unica.
Principali modelli: panoramica
Di seguito i modelli più diffusi per misurare e gestire la soddisfazione del cliente. Sono complementari: spesso la combinazione di più approcci offre i risultati migliori.
| Modello | A cosa serve | Punti di forza | Limiti |
|---|---|---|---|
| CSAT (Customer Satisfaction Score) | Misura la soddisfazione immediata su un’esperienza specifica. | Veloce, semplice, ideale per monitoraggi continui. | Non spiega il “perché”; poco predittivo della fedeltà di lungo periodo. |
| NPS (Net Promoter Score) | Stima la probabilità di raccomandazione (passaparola). | KPI sintetico, confrontabile nel tempo e tra aziende. | Poco diagnostico: non indica cosa migliorare. |
| CES (Customer Effort Score) | Misura lo sforzo necessario per ottenere ciò che il cliente vuole. | Individua attriti nei processi; utile in assistenza/logistica. | Parziale: non misura sorpresa o aspettative elevate. |
| SERVQUAL | Valuta il divario tra aspettative e percezioni del servizio. | Diagnostico su 5 dimensioni (tangibili, affidabilità, reattività, assicurazione, empatia). | Più impegnativo; richiede indagini su aspettative e percezioni. |
| SERVPERF | Misura solo la performance percepita (senza aspettative). | Più snello e rapido di SERVQUAL. | Non coglie lo scarto rispetto alle attese del cliente. |
| ACSI (American Customer Satisfaction Index) | Indice composito per benchmark settoriali/paese. | Robusto e comparabile; lega soddisfazione a risultati di business. | Richiede campioni ampi; meno adatto a interventi rapidi. |
| Service-Profit Chain | Collega soddisfazione dipendenti, qualità del servizio e profitti. | Visione strategica end-to-end; ottimo per trasformazioni organizzative. | Implementazione complessa; effetti su lungo periodo. |
| Kano | Classifica attributi in base all’impatto su soddisfazione (base, prestazionali, piacere). | Guida la priorità di funzionalità/servizi; evidenzia i driver di “sorpresa”. | Richiede survey ben progettate; i “delighters” perdono effetto nel tempo. |
Customer satisfaction score (Csat)
Chiede al cliente quanto è soddisfatto su una scala (es. 1–5) subito dopo un’interazione. È ideale per monitoraggi frequenti e per capire l’andamento del servizio nel breve periodo.
- Quando usarlo: post-assistenza, post-acquisto, sondaggi “pulse”.
- Consiglio: abbina una domanda aperta “Perché?” per ottenere insight azionabili.
Net promoter score (Nps)
Una domanda: “Quanto è probabile che raccomanderesti…?”. Fornisce un indicatore sintetico della lealtà e del passaparola potenziale.
- Quando usarlo: KPI di alto livello, tracking trimestrale/mensile.
- Consiglio: segmenta i risultati per prodotto/canale e raccogli il motivo del punteggio.
Customer effort score (Ces)
Misura lo sforzo percepito per risolvere un problema o completare un’azione. Ridurre lo sforzo aumenta la probabilità di riacquisto.
- Quando usarlo: ticketing, resi, tracciamento spedizioni, onboarding.
- Consiglio: individua i colli di bottiglia e ottimizza i passaggi “ad alto attrito”.
Servqual
Confronta aspettative e percezioni su cinque dimensioni del servizio. È molto diagnostico per priorità operative.
- Quando usarlo: servizi ad alta interazione (hospitality, banking, sanità, customer care).
- Consiglio: adatta le dimensioni al tuo settore e al contesto culturale.
Servperf
Versione semplificata di SERVQUAL che misura solo la performance percepita. Utile quando vuoi rapidità e meno carico sui rispondenti.
- Quando usarlo: audit periodici del servizio.
- Consiglio: integra una misura di aspettativa in campioni più rari per calibrare la lettura.
American customer satisfaction index (Acsi)
Indice composito che include aspettative, qualità percepita, valore percepito e impatti su fedeltà/comportamento. Ottimo per benchmark macro.
- Quando usarlo: confronti intersettoriali, reporting a stakeholder.
- Consiglio: nei contesti PMI usa un “ACSI-like” interno per trend e obiettivi di medio periodo.
Service-profit chain
Modello causale che collega soddisfazione dei dipendenti, qualità interna, valore per il cliente, soddisfazione, fedeltà e profitti. Indica che la customer satisfaction nasce da processi e persone eccellenti.
- Quando usarlo: trasformazioni di cultura e operations; programmi di employee experience.
- Consiglio: misura indicatori interni (engagement, training, tempi di risposta) insieme a quelli esterni.
Modello di Kano
Classifica gli attributi in tre categorie principali: fattori di base (assenza = insoddisfazione), fattori prestazionali (più performance = più soddisfazione) e fattori di piacere (elementi inattesi che sorprendono). Utile per prioritizzare cosa sviluppare e capire come evolvono le aspettative.
- Quando usarlo: sviluppo prodotto/servizio, roadmap funzionale, design dell’esperienza.
- Consiglio: aggiorna periodicamente la classificazione: ciò che oggi è “delight” domani può diventare “base”.
Come scegliere il modello giusto
- Obiettivo: KPI sintetico (NPS), feedback immediati (CSAT/CES), diagnosi profonda (SERVQUAL/Servperf), benchmark (ACSI), priorità progettuali (Kano).
- Risorse: se il budget è limitato, parti da CSAT/CES/NPS; aggiungi modelli più strutturati quando possibile.
- Settore: in servizi ad alta interazione, privilegia SERVQUAL/Servperf + CES; in prodotto/tech, Kano + NPS.
- Integrazione: combina 2-3 modelli per coprire strategia (NPS/ACSI), operatività (CSAT/CES) e innovazione (Kano).
FAQ
Qual è la differenza tra Csat, Nps e Ces?
CSAT misura la soddisfazione immediata, NPS la propensione a raccomandare, CES lo sforzo per ottenere un risultato. Insieme offrono una vista completa di esperienza, fedeltà e frizione.
Quando ha senso usare Servqual invece di Servperf?
Usa SERVQUAL quando vuoi misurare il divario tra aspettative e percezioni; scegli SERVPERF se cerchi un approccio più rapido focalizzato sulla performance percepita.
Il modello di Kano è adatto solo ai nuovi prodotti?
No. È utile anche per servizi esistenti: aiuta a capire quali attributi sono “base”, “prestazionali” o “di piacere” e come stanno evolvendo le attese dei clienti.
Posso usare più modelli contemporaneamente?
Sì, è spesso la scelta migliore. Ad esempio: CSAT/CES per monitoraggio continuo, NPS per fedeltà e passaparola, Kano per priorità di sviluppo, SERVQUAL per diagnosi del servizio.
Ogni quanto devo misurare la soddisfazione?
Dipende dal volume di interazioni. In genere: CSAT/CES continuo o post-interazione; NPS mensile o trimestrale; analisi approfondite (SERVQUAL/Kano) su base semestrale o annuale.
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